Daniela è una paziente di 46 anni che si presenta per un problema estetico con cui convive molto male da tutta la vita. Un diastema superiore centrale molto evidente che la condiziona e che ha provato a più riprese e in tempi diversi a risolvere ma senza risultati evidenti. La diffidenza di Daniela, legata anche a informazioni non corrette ricevute negli anni, viene meno nel momento in cui le prospetto una risoluzione predicibile ottenibile senza l’utilizzo obbligatorio dell’apparecchiatura fissa multibracket. Daniela presentava un diastema di ben 5,8 mm tra gli incisivi superiori oltre a diversi diastemi minori distribuiti in modo più o meno uniforme in altri settori del mascellare. Inferiormente non ci sono (purtroppo) diastemi e anzi, c’è un lievissimo affollamento anteriore.
Una volta chiarito con la paziente che un diastema di quelle dimensioni potrebbe anche non chiudersi del tutto alla fine del trattamento, e che gli altri diastemi non sarà possibile chiuderli, inizio a pianificare una terapia con allineatori Il diastema avrebbe dovuto chiudersi per mesializzazione sequenziale e, ovviamente, per arretramento degli incisivi superiori. Mi affido semplicemente agli allineatori per mantenere l’ancoraggio posteriore e non programmo tagli o bottoni per elastici intraorali. Chiedo 5 allineatori passivi alla fine dei movimenti e il numero totale degli allineatori è 25. La richiesta dei 5 allineatori passivi superiori è motivata dal fatto che prevedevo un certo tip mesiale degli incisivi centrali che avrei gestito con degli ausiliari prima di iniziare la fase di rifinitura. Questi ausiliari ho previsto di utilizzarli per 5 settimane (il tempo che intercorre tra una giornata di consulenza e l’altra in questo studio) e i 5 allineatori passivi mi sarebbero serviti proprio per permettere alla paziente di avere comunque una nuova mascherina ogni settimana e non lasciare che l’ultima andasse incontro al tipico deterioramento. Considerando poi che tra la scansione per la rifinitura e l’arrivo degli allineatori passa del tempo, trovo questo approccio utile per non incorrere nelle lamentele del paziente perché la mascherina è diventata gialla o peggio, marrone. Inferiormente chiedo di eseguire tra 0.3 e 0.5 mm di ipr (max 0.25mm per superficie dentale) su tutto il gruppo anteriore per arretrare anche gli incisivi inferiori e creare così l’overjet necessario per arretrare gli incisivi superiori. Questo è esattamente quello che faccio in terapia fissa dove nei casi con diastemi superiori parto dall’arcata inferiore e, sfruttando sia il torque negativo degli incisivi che ipr che catenelle, creo l’overjet necessario. Solo in seguito bando l’arcata superiore. Con gli allineatori il vantaggio è che tutto questo può essere fatto contemporaneamente ma bisogna prestare enorme attenzione a che le due arcate vadano di paripasso per non incorrere in pericolosi precontatti anteriori che creerebbero un morso aperto posteriore da andare poi a correggere con fatica da parte di tutti, paziente e ortodontista.
Finiti i 20 allineatori attivi, superiormente applico due bottoni di composito realizzati tramite l’utilizzo di mini-mold a cui applicare una catenella stretta che chiedo di cambiare ogni dieci giorni al collega dello studio (oggi chiederei al paziente di usare un elastico 3/16” da 6 once da tenere in casa e di notte). I bottoni li applico il più gengivale possibile per avvicinare al massimo il punto di applicazione della forza al centro di resistenza degli incisivi. Questo per dare un tip mesiale alle radici degli incisivi centrali, a mio parere l’unico modo per diminuire al minimo il rischio di recidiva.
Una volta finito con i primi 25 allineatori e quindi anche con i bottoni ausiliari, eseguo una nuova scansione per chiedere una corposa rifinitura che non riguardasse più il diastema centrale, ormai completamente chiuso, ma l’appiattimento della curva di Spee e un miglioramento della forma d’arcata sia superiore che inferiore.
Dopo 19 allineatori di rifinitura mi ritengo più che soddisfatto del risultato e decido di non effettuare ulteriori rifiniture. Viene effettuato dal collega un recontouring del margine incisale del 21 su richiesta della paziente dato che il margine presentava un frastagliamento che creava discomfort al passaggio della lingua. Sono serviti un totale di 44 allineatori e 13 mesi di terapia.
CONCLUSIONI: Il caso, come anticipato, è tutt’altro che impossibile ma nasconde molte piccole insidie che se ignorate dall’ortodontista possono trasformarlo in una bega da risolvere. Questo riflette bene l’idea che c’è dietro al mio approccio agli allineatori, che utilizzo volentieri e con molta soddisfazione: ragionare come se stessimo usando i bracket e programmare i nostri casi da ortodontisti per ottenere il meglio da uno strumento molto valido.